Approfittando (1893)
Olio su tela, m. 0,95x0,67
Parma, collezione Orazio Baratta

È uno dei dipinti più noti. Tecnicamente, a confronto dei “Naufraghi”, il processo è notevole: tutto qui è fuso in modo perfetto. L’adesione al soggetto, tenue, spiritoso, è ben più sincera e naturale che nei quadretti del reggiano Gaetano Chierici (1838-1920), che negli stessi anni incontravano molta fortuna. Baratta interpreta come meglio non si potrebbe il povero ma sano mondo di provincia; un mondo che va adagio. Le piccole cose acquistano valori oggi difficilmente immaginabili; l’ambiente è chiuso come un bozzolo, ma caldo d’effetti e di sentimenti vergini. Come studio d’interno Copertini lo mette in relazione con quelli del parmigiano Luigi Marchesi, uno specialista molto ammirato.

 
 
 
 
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